I consigli di scrittura online sono sempre più utili anche per chi si occupa di business aziendale.
Con l’avvento della digital transformation, infatti, tutte le aziende più competitive si sono trovate a dover gestire una gran quantità di contenuti online per raccontare sé stesse, promuovere il loro punto di vista e informare i lettori-clienti:
E anche se chiaramente è consigliabile affidarsi a professionisti della scrittura, conoscere le fondamenta del web writing è comunque una buona idea.
Per tanti motivi.
Intanto perché prima o poi potrebbe succedere di dover scrivere qualcosa anche a te, che magari ti occupi d’altro.
Poi perché farsi una visione critica sui testi è sempre utile, dato che il business passa anche dalla comunicazione e dunque dalla scrittura.
Infine, perché capire che conoscere le regole di grammatica è importante ma non sufficiente per scrivere sul web efficacemente, è già un ottimo punto di partenza.
Farsi trovare dai motori di ricerca e farsi leggere, tenendo il lettore incollato al contenuto.
Queste oggi sono le nuove sfide di chi crea testi per il web.
Eppure succede ancora di leggere un articolo online formattato come se fossimo su una pagina di un libro.
O di vedere contenuti di cataloghi di e-commerce ricalcati su quelli cartacei.
Call to action poco accattivanti, articoli sulle notizie del brand poco interessanti.
Per non parlare dei testi precotti, buttati in pasto al web senza un minimo di cura.
Muri di testo grigi e demotivanti che spingono il lettore a muovere il cursore e cliccare altrove.
Tutto nel giro di una manciata di secondi.
Come fare allora?
Serve tecnica e artigianalità, strategia e voglia di stare al fianco del lettore (che sia un cliente, un lead o semplicemente un interessato al tuo brand).
Ecco allora cinque consigli.
Certo non esaustivi (ogni tipologia di contenuto ha una storia a sé e una tecnica a monte per la sua creazione) ma comunque utili per iniziare.
Sembra una banalità, eppure il primo consiglio è quello più importante e, probabilmente, il meno seguito.
Per farsi leggere bisogna proporre contenuti chiari e interessanti, al servizio dei lettori.
Bisogna evitare copia e incolla, zuppe riscaldate, luoghi comuni e fornire al lettore uno sguardo e una visione. Il tuo valore aggiunto, insomma.
Perché una persona dovrebbe leggere te e non qualcun altro?
Cosa gli interessa di quello che hai da dirgli o offrirgli?
Cosa gli può essere utile?
Ecco allora che entra in scena la progettazione.
L’azione fisica di scrivere è, infatti, solo la parte finale di un processo molto più lungo.
Prima di iniziare a metter mano alla tastiera, occhio dunque a definire:
La scrittura deve iniziare solo una volta che questi aspetti sono ben chiari nella testa.
Il web writer è un po’ scrittore, un po’ tecnico.
Un testo qualitativamente valido ed efficace che però non si lascia trovare dai motori di ricerca ha un bel problema.
È come mettere un libro nello scaffale più nascosto di una libreria, in basso, confuso tra mille titoli. Una fatica riuscire a trovarlo…
Attenzione dunque alla SEO, Search Engine Optimization, cioè alla tecnica che permette di migliorare la visibilità di un sito web in maniera organica, tra i motori di ricerca, Google in testa.
Qualche suggerimento?
Consiglio 3: struttura a blocchi e piramide rovesciata (q.b)
Sull’online si viaggia diversamente e la conclusione spesso slitta in pole-position, seguendo la famosa regola della “piramide rovesciata”.
In poche parole il succo di tutto il discorso va solitamente inserito nelle prime linee per catturare immediatamente l’attenzione del lettore. Pian piano si continuerà scrivendo via via dettagli sempre interessanti ma di contorno rispetto alla notizia principale.
La strategia è: chiari, semplici, non prolissi.
Certo, ci sono casi in cui si possono intraprendere strade diverse, per esempio con lo storytelling…
Ma questa è un’altra storia e magari ne parleremo in un altro articolo.
Sul web la scrittura è visiva. Vietato dunque alzare muri di testo che scoraggiano il lettore.
Molto meglio incuriosirlo con finestre che possano rendergli più chiaro l’argomento.
Via libera a:
Sono la prima cosa che vediamo, attrattori di attenzione, pillole di chiarezza…
Per questo devono essere accattivanti ma mai fuorvianti.
I micro contenuti sono una promessa.
E le promesse si mantengono.
La compresenza di più linguaggi è fondamentale sul web.
Oltre dunque al testo scritto (che deve essere efficacemente suddiviso in blocchi con titoli) è importante dare uno spazio di rilievo a video, foto, podcast…
Il segreto per essere efficaci? Sfruttare al meglio ogni linguaggio, puntando sulle peculiarità.
Scrivi ciò che non può essere visto e sfrutta i video e le immagini per far vedere ciò che sul web è più complicato raccontare.
Parola d’ordine?
Emozionare a 360°.
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