La guerra al Covid è in atto non solo negli ospedali e nei laboratori di ricerca, ma anche sui tavoli della politica economica che, prendendo atto delle profonde ferite subite dal sistema imprenditoriale, è chiamata ad individuare e concretizzare le cure più efficaci.
I dati, nel bimestre marzo-aprile 2020, certificano che oltre il 70% delle imprese ha registrato una perdita di fatturato rispetto allo stesso periodo del 2019, e il 52% di queste è in affanno sulla liquidità di medio e breve termine. Un altro dato allarmante che si somma ai precedenti, è il calo delle iscrizioni al registro delle imprese è pari al 43%; è stato rilevato dal Centro Studi delle Camere di Commercio e reso noto da Unioncamere, il cui Presidente, “Carlo Sangalli “ha sollecitato una spinta decisiva verso la digitalizzazione delle imprese e sull’adozione delle tecnologie 4.0, che porterebbe un incremento di oltre un punto e mezzo di Pil nel breve termine”. Molti imprenditori hanno deciso di passare al contrattacco, puntato in particolare sull’accelerazione della transizione digitale e su un maggiore utilizzo di connessioni virtuali verso l’interno e l’esterno.
Come si può osservare, il punto cruciale di ogni valutazione è la digitalizzazione, il cui mercato ha chiuso il 2019 in crescita, nonostante sia inconfutabile la resilienza del settore in virtù del ruolo cruciale svolto dalle tecnologie durante il lockdown. Nonostante l’incertezza delle prossime congiunture macroeconomiche, al momento si stima una ripresa per il prossimo anno anche grazie al “massiccio finanziamento per la digitalizzazione delle imprese” con il rafforzamento del piano di transizione da “Impresa 4.0” a “Impresa 4.0 Plus”.
Il mercato italiano dell’Industria 4.0 nel 2019 aveva raggiunto un valore di 3,9 miliardi di euro, in crescita rispetto all’anno precedente, e quasi triplicato in 4 anni. Le imprese che avevano già investito in precedenza ne hanno tratto grande beneficio, ma questa è una occasione per tutte per compiere un passo avanti nel digitale. In questo senso è positivo l’impegno del Governo nel dare stabilità al piano “Impresa 4.0 plus”.
Diventa così sempre più importante per le aziende affrontare la situazione contingente, con progetti innovativi e di ampio respiro. Giusti srl ha e sta rinnovando la propria offerta di soluzioni software per attuare una digitalizzazione sempre più efficace, interna all’azienda e in stretto collegamento con il mercato nella sua accezione più ampia; in particolare è l’area commerciale aziendale che può ricevere una forte spinta innovativa, attraverso situazioni concettualmente innovative sia a livello di strategia marketing che di socialità commerciale. La base su cui, Giusti srl, ha appoggiato una tale innovazione, riguarda l’opportunità di creare, autonomamente o su richiesta, gruppi di utenti e aziende, che vivono sì ognuno di vita propria, ma l’interconnessione da cui dipendono garantisce a tutti una collocazione, non strettamente gerarchica, e un vantaggio specifico.
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